Condanna, Solidarietà, Chiarezza e Verità
Forse il silenzio sarebbe più opportuno per fare memoria delle stragi assassine successe in Francia come in Libano.
Ma gli sciacalli della politica non hanno pietà della vita e ancora minacciano denunciando la loro insipienza.
I tanti come noi, che credono nel valore universale della vita e nel rispetto della dignità di ogni persona, rimangono indignati e responsabili per una umanità dissacrata, per una storia che si sta compiendo in virtù di una sola ragione: rendere assoluta nel mondo, tra la gente, la sovranità degli interessi privati.
Diceva bene Blaise Pascal “Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza”.
Questa è la condanna che ci sentiamo di dire a tutti coloro che usano la violenza, le guerre e le parole razziste, per giustificare scelte e comportamenti.
Ed è chiaro che ancora una volta è la politica che dovrebbe piangere sulle proprie macerie, come è altrettanto chiaro che corresponsabile è anche l’indifferenza generalizzata ad essere chiamata a riflettere.
Poi potrà succedere che saremo chiamati a scendere in piazza a mostrare la nostra indignazione, e troveremo le forze istituzionali a far valere le proprie responsabilità. Ma senza una forte denuncia della violenza razzista, senza una forte rivendicazione della giustizia come dei diritti, senza una forte dimostrazione di solidarietà, sarà come “giustificare” l’azione omicida avvenuta in Francia, come in Libano e in tante parti del mondo.
Abbiamo tutte e tutti il dovere di disarmare l’ignoranza e le paure sollecitate dal qualunquismo, dobbiamo recuperare la libertà di comprensione e di giudizio per combatte e vincere la violenza in tutte le sue forme.