La motivazione, che si legge sul sito della Fondazione Nesi è la seguente:
il comitato ha individuato nella Rete Scuole Senza Permesso un impegno profuso nel campo dell’educazione e dell’emancipazione, portato avanti da parecchi anni a Milano e nel suo hinterland, storicamente caratterizzato da una forte immigrazione. Ne è stato apprezzato, quindi, il consolidato radicamento sul territorio, la totale accoglienza verso tutti, e la capacità con cui le diverse scuole sono riuscite a coordinarsi tra di loro, creando una vera e propria rete per aiutare i migranti a inserirsi nella società. Non solo insegnando la nostra lingua, ma anche aiutando a comprendere la legislazione italiana e tutelando il diritto alla salute. Tutto basandosi unicamente sul lavoro volontario.
In questi elementi si possono ritrovare i valori che Alfredo Nesi ha sempre portato avanti nella sua vita (soprattutto nel quartiere popolare Corea di Livorno), e che la Fondazione, con il premio alla sua memoria – giunto ormai alla quarta edizione – cerca di mettere in evidenza nella società attuale.