Domenica7 maggio 2023, la Rete scuole senza permesso aderisce

Il Governo si sta avviando all’approvazione di un provvedimento legislativo denominato Decreto Cutro a cui siamo apertamente contrari, a partire dalla scelta del nome, che riteniamo offensiva per le vittime del naufragio, le loro famiglie e la comunità di Steccato di Cutro da subito solidale.

Il Decreto continua a proporre misure emergenziali per la gestione di un fenomeno sociale, quello delle migrazioni, ormai strutturale anche nel nostro Paese; restringe il diritto alla protezione internazionale, limitando la protezione speciale, e amplia il numero e l’utilizzo dei CPR per privare della libertà persone che non hanno commesso alcun reato all’interno di spazi in cui le violazioni dei diritti sono pienamente documentate.

Siamo apertamente contrari alla criminalizzazione di chi migra e di chi sostiene le operazioni di soccorso, così come alla limitazione dei diritti della persona.

A partire dagli anni ’70 l’Italia si è trasformata in un paese di immigrazione e non solo di emigrazione, in cui la popolazione anziana è in progressivo aumento. Molti giovani continuano a lasciare il paese in cerca di opportunità migliori e altri giovani si muovono, invece, verso l’Europa a causa di crisi geopolitiche e di crisi climatiche, e a causa dell’assenza di politiche di pace e di adeguati investimenti nella cooperazione allo sviluppo.

Assistiamo oggi a proposte sempre più regressive, nel nome del mito della “razza” e della nazione, proposte che minacciano la coesione sociale in città già meticce e sui territori, tolgono diritti invece che estenderli, e, al contrario di quanto dichiarano, togliendo tutele e possibilità di ottenere documenti regolari, alimentano l’insicurezza per tutt*.

Anche la nostra Milano produce confini più e meno visibili, dall’ufficio della questura di Via Cagni, alla mancata accoglienza dei transitanti, dalle lungaggini burocratiche per la Sanatoria 2020, alla detenzione nel CPR di Via Corelli, questi confini producono violenza ed esclusione sociale in una città sempre più plurale che noi vogliamo e costruiamo ogni giorno sempre più inclusiva e democratica.

Per fermare il DL Cutro, i centri per il rimpatrio, le politiche razziste che causano stragi nel Mediterraneo e sui confini e producono marginalità sui territori.

Domenica 7 Maggio 2023 ore 15.30 Piazza Oberdan.
Manifestazione Nessuna persona è illegale – No al Decreto Cutro

ASSEMBLEA BASTA MORTI IN MARE E AI CONFINI